Delizioso inzuppato nel latte e ottima base per torte e dolci al cucchiaio
Ingredienti (da utilizzare a temperatura ambiente)
170 gr di pasta madre rinfrescata e attiva, 250 gr di latte, 650 gr di farina "0", 1 cucchiaino di miele, 200 gr di zucchero, 2 uova, 70 gr di burro, 70 gr di uvetta sultanina, un pizzico di sale, zucchero a velo.
Preparazione
In una ciotola sciogliete la pasta madre nel latte, poi aggiungete il miele, il burro ammorbidito, le uova, lo zucchero, un pizzico di sale, l'uvetta precedentemente ammollata e la farina un po' per volta. Amalgamate il composto e trasferitelo sulla spianatoia infarinata. Nel caso risultasse troppo morbido e appiccicoso, ammassate l'impasto con le mani ben infarinate e lavoratelo per una ventina di minuti girandolo di un quarto e raddoppiandolo, fino a quando non si appiccicherà più alle mani e risulterà compatto e omogeneo. Ponete l'impasto in un comodo contenitore foderato di carta da forno, chiudetelo in una busta di plastica, sistematelo in un luogo ben riparato da correnti d'aria e fate lievitare per 7 ore e mezzo. Trascorso questo tempo, capovolgete l'impasto lievitato e ponetelo in una teglia foderata di carta da forno. Con una lametta praticate due tagli paralleli e distanziati sulla superficie e spennellate con un uovo sbattuto. Cuocete nel forno già caldo a 200° per circa 30 minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e cuocete per altri 10 minuti circa. Sfornate il pane dolce, fatelo raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo. (I tempi di cottura e la temperatura variano in base al tipo di forno utilizzato).
In una ciotola sciogliete la pasta madre nel latte, poi aggiungete il miele, il burro ammorbidito, le uova, lo zucchero, un pizzico di sale, l'uvetta precedentemente ammollata e la farina un po' per volta. Amalgamate il composto e trasferitelo sulla spianatoia infarinata. Nel caso risultasse troppo morbido e appiccicoso, ammassate l'impasto con le mani ben infarinate e lavoratelo per una ventina di minuti girandolo di un quarto e raddoppiandolo, fino a quando non si appiccicherà più alle mani e risulterà compatto e omogeneo. Ponete l'impasto in un comodo contenitore foderato di carta da forno, chiudetelo in una busta di plastica, sistematelo in un luogo ben riparato da correnti d'aria e fate lievitare per 7 ore e mezzo. Trascorso questo tempo, capovolgete l'impasto lievitato e ponetelo in una teglia foderata di carta da forno. Con una lametta praticate due tagli paralleli e distanziati sulla superficie e spennellate con un uovo sbattuto. Cuocete nel forno già caldo a 200° per circa 30 minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e cuocete per altri 10 minuti circa. Sfornate il pane dolce, fatelo raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo. (I tempi di cottura e la temperatura variano in base al tipo di forno utilizzato).
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OPERE DI SANDRO BOTTICELLI
La nascita di Venere (1484-1485), Firenze, Galleria degli Uffizi
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La Primavera è, con la Nascita di Venere, l'opera più famosa di Botticelli. Non è chiaro se i due grandi dipinti, il primo su tavola, il secondo su tela, facessero pendant, come li vide Vasari verso il 1550 nella villa medicea di Castello.
Primavera
La Primavera è, con la Nascita di Venere, l'opera più famosa di Botticelli. Non è chiaro se i due grandi dipinti, il primo su tavola, il secondo su tela, facessero pendant, come li vide Vasari verso il 1550 nella villa medicea di Castello.
Almeno per la Primavera pare assodato che fu commissionata da Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici, cugino di secondo grado del Magnifico, che pure era stato allievo di Marsilio Ficino e che in seguito fece realizzare all'artista anche un ciclo di affreschi (perduto) nella villa. La Primavera ha un soggetto non pienamente chiarito, in cui i personaggi mitologici sottintendono varie teorie dell'Accademia neoplatonica e, probabilmente, anche alcuni riferimenti al committente e al suo matrimonio (1482). Una delle interpretazioni più verosimili vede il gruppo di figure come una rappresentazione dell'amor carnale istintivo (del gruppo di sinistra), che pure innesca il cambiamento in natura (la trasformazione in Flora-Primavera) e viene poi sublimato, sotto lo sguardo di Venere ed Eros al centro, in qualcosa di più perfetto (le Grazie, simbolo dell'Amore perfetto), mentre a destra Mercurio scaccia le nubi col caduceo per una primavera senza fine. Venere sarebbe dunque l'ideale umanistico dell'amore spirituale, in una prospettiva purificatoria ascendente.
La nascita di Venere
Per quanto riguarda l'interpretazione, la scena rappresenterebbe il momento appena precedente a quello della Primavera (l'insediamento di Venere nel giardino di Amore), cioè quello dell'approdo dopo la nascita dalla spuma del mare alle coste dell'Isola di Cipro, sospinta dall'unione dei venti Zefiro e Aura, e accolta da una delle Ore che le sta stendendo un ricco mantello intessuto di fiori addosso. La nascita di Venere sarebbe pertanto la venuta alla luce dell'Humanitas, intesa come allegoria dell'amore quale forza motrice della Natura. La figura della dea, rappresentata nella posa di Venus pudica (ossia mentre copre la sua nudità con le mani ed i lunghi capelli biondi), è la personificazione della Venere celeste, simbolo di purezza, semplicità e bellezza disadorna dell'anima.
Un gâteau bien délicieux.
RispondiEliminaJe t'en prends une tranche à tremper dans le lait.
A très bientôt
Que color tiene ese pan... uuuumm buenisimo!!
RispondiEliminaBesines
Nieves
che buono!!! io adoro il pane con le uvette! ma se non volessi usare la pasta madre?! un bacio
RispondiEliminaExquisito pan con esa textura. Un saludo.
RispondiEliminaBotticelli creava capolavori, ma anche il pane dolce all'uvetta non sfigura ;-)
RispondiEliminaMeraviglia delle meraviglie!
RispondiEliminawowww che dico woww doppio wowww una delizia!!!! ^_^
RispondiEliminaSi, io lo tufferei MOLTO volentieri nel cappuccino la mattina! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaChe bello pane!!!
RispondiEliminaSembrami buono e profumato.
Un bacione
Lu
grazie per la visita e complimenti per il tuo blog, questo pane deve essere qualcosa di favoloso purtroppo quando sento nominare la pasta madre mi vengono i brividi solo al pensiero di come si prepara e del tempo che ci vuole per mantenerlo fresco. ciao chiara
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